7.29.2006

search & destroy















mi alzo abbastanza presto. ho già un paio di idee su dove andare a cercare il mio primo telaio. abitare in una città in piena pianura padana ha i suoi vantaggi. quindi mi dirigo verso il primo negozietto che ripara biciclette e chiedo per un telaio di recupero. il ragazzo mi dice che ne ha giusto uno. gli do un'occhiata, direi che come primo passo verso la "ruota fissa" è perfetto. lo carico in macchina e mi dirigo verso uno di quei negozi di fai-da-te per prendere alcune cose. purtroppo non dispongo di uno spazio dedicato, nessun garage o cantina e così sono costretto a cercare un posto all'aperto, all'ombra ovviamente. appoggio il telaio al muro e scatto la prima foto per documentare l'inizio di questa prima fase. poi mi armo di cacciaviti, brugole e chiavi esagonali e comincio a smontare tutto quello che non mi servirà. parafanghi, freni, antifurto, sella, luce, dinamo, manubrio. riesco a togliere quasi tutto abbastanza agevolmente. solo il manubrio e il parafango posteriore oppongono un po' di resistenza. ma alla fine cedono. è la volta del carter. e qui diventa più dura. devo togliere pedali, smonto una vite, ma non riesco a capire come sfilarli. giro e guardo, ma non capisco come fare. ci perdo ancora un po' di tempo, poi il caldo si fa sentire e decido che per oggi può bastare. andrò a cercare qualche informazione per capire come si smontano i pedali. intanto ho già in testa come diventerà il telaio. rimetto il telaio contro il muro e scatto un'altra foto.

7.28.2006

starting...

a milano c'era il vigorelli. io ne ho sempre sentito parlare, ma non credo di averlo mai visto. almeno non me ne ricordo. a milano c'era anche il palazzetto dello sport. quello che è venuto giù con la neve, la neve dell'85. quello mi ricordo di averlo visto. dentro intendo. ci ho visto holiday on ice, con mio nonno. e mio nonno mi raccontava anche del vigorelli. di quando andava a vedere un certo maspes. che io non capivo mai bene il nome, se fosse italiano oppure no. mi raccontava che stava, fermo, sulla pista del vigorelli, fermo sulla bici senza mai mettere giù i piedi per decine di minuti. poi partiva. e qualche volta ci provavo anche io, ma erano al massimo secondi. non scommetterei sulle decine. un po' più grande ho scoperto che maspes era italiano, che era un pistard, che a mio nonno piaceva il ciclismo, quello su pista soprattutto. gli piaceva la sei giorni e ci andava a vedere i corridori in bicicletta. io non ci sono mai andato, che quando ero abbastanza grande per andarci, la sei giorni era già caduta in disgrazia. e anche il vigorelli è caduto in disgrazia, per moltissimi anni. solo pochi anni fa si è ripreso almeno un po'. ma ancora io non l'ho mai visto. però mi è venuta voglia di costruire una "ruota fissa". e poi ci andrò al vigorelli, con la "ruota fissa"di questo progetto.
adesso cominciamo a raccogliere i pezzi...in cerca di un telaio.